La Metà del Mondo: Giovanna Repetto
"La via di mezzo" racconto scritto per l'antologia Materia Oscura, mi ha fatto scoprire la signora Giovanna Repetto.
Ho approfondito la conoscenza leggendo "L'amore salato" racconto contenuto nell'antologia Strane Creature edita da Watson, continuando con "Icarus" romanzo edito sempre da Watson edizioni.Inoltre ho letto alcuni suo racconti sparsi in blog e fanzine.
Una sera, mentre leggevo "Icarus", potevano essere le 22 circa, rimasi così colpita dal testo da mandarle un messaggio. Deve aver certamente pensato che fossi una stalker! Comunque mi ha dato corda, per quasi mezz'ora, probabilmente temendo ritorsioni...
Quest'anno, a Stranimondi, ho avuto la conferma che Giovanna è una signora davvero a modo e parecchio simpatica.
Mi sono presentata e abbiamo conversato piacevolmente per qualche minuto. Poi Giovanna ha avuto una folgorazione, come se avesse realizzato di stare parlando proprio con la Romina con la quale discorre spesso e non un'omonima: "Ma tu sei Romina...? Ah. Mi aspettavo che tu fossi più... uhm... meno magra... e più... ehm... meno alta. Con tutte le foto delle ricette che posti..."
Davvero, è stata una scena esilarante, la ricorderò per sempre.
Ora lasciamo parlare la signora Repetto attraverso la biografia che mi ha mandato.
1. Nata a Genova nel 1945,
vive a Roma da molti anni. Dopo aver frequentato il liceo classico, si è
laureata in farmacia e successivamente in psicologia. Dopo aver lavorato in
farmacia per un breve periodo, ha svolto la professione di psicologa in un
servizio pubblico per le tossicodipendenze.
Più avanti radunavo le amiche per raccontare a voce degli episodi “neri” che inventavo lì per lì, in maniera interattiva. In fondo è quello che sto facendo tuttora: narrativa e teatro.
Ho fatto la farmacista e la psicologa, e tutt’e due queste attività hanno ampliato la mia conoscenza dei tipi umani. Ho camminato nei boschi e dormito sotto le stelle. Da ogni esperienza è scaturito materiale per raccontare storie.
Sono convinta che il primo passo di ogni atto creativo sia un processo inconscio di sintesi che assembla in modo nuovo dati differenti e di diversa origine. Poi viene il lavoro di scrittura, consapevole e puntiglioso, quando le pagine scritte a mano si infittiscono di correzioni fino a diventare irriconoscibili. Ma anche in questa fase non smetto mai di sorprendermi. Le idee mi arrivano come proiettili a tradimento, i personaggi mi prendono in ostaggio: quelli che erano entrati come semplici comparse sgomitano, si fanno largo, prendono corpo in modo imprevisto; quelli antipatici si rivelano interessanti, qualcuno su cui puntavo mi tradisce al punto da essere abbandonato o fatto morire.
È una vita parallela, quella della fantasia. Un modo per avere amici immaginari anche dopo essere cresciuta.
Scrivere mi dà dipendenza, ma non scrivo mai per sfogo: sono convinta che non si debba entrare nel tempio della scrittura con le scarpe sporche di emozioni fresche. Tutto deve sedimentare, perché scrivere non è lo stesso che vivere: è esistere in un’altra dimensione.
2. Sul blog "Il Paradiso degli Orchi" potete leggere il suo riassunto dell'evento Stanimondi, così magari vi verrà la voglia di partecipare alle prossime edizioni.
3. qui invece troverete una sua intervista relativa a "L'alibi della vittima"
4. "Tequiero. La stagione dei mostri" ultimo romanzo della trilogia del Nastro, è stato pubblicato nel dicembre 2019 da Delos Digital.
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