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Fantascienza, un genere

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Fantascienza, un genere (femminile) è il poderoso progetto, giunto quasi al termine, di Laura Coci ,  pubblicato sulla rivista online Vitamine Vaganti, dell'associazione Toponomastica femminile La copertina della prima antologia di fantascienza femminile edita in Italia, nel 1979. Comprende testi di Katherine MacLean, Marion Zimmer Bradley, Anne McCaffrey, Kate Wilhelm, Chelsea Quinn Yarbro e, come annunciato dal frontespizio, Ursula K. Le Guin. «I racconti presentati coprono alcuni filoni classici della fantascienza» scrive Patrizia Brambilla nella guida I labirinti della fantascienza, a cura del collettivo “Un’Ambigua Utopia”. Immagine tratta dal sito Vitamine Vaganti Il primo articolo nominato con il titolo del progetto:  Fantascienza,un genere (femminile). Due secoli di fantastiche narrazioni,  viene pubblicato il 7 novembre del 2020. Si tratta dell'introduzione ufficiale, sebbene Coci abbia già scritto altri articoli dedicati a scrittrici di fantascienza pertanto identifi

Recensione: Margine d'incertezza

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Perché il Ministero spedisce sull’ isola artificiale di Fortunata, agro-cooperativa libertaria e aspirante micronazione nata nel periodo più buio dell’emergenza climatica, un inviato speciale come il T-consulente Ignas dotato di poteri extrasensoriali? Perché l’isola ha chiesto di non invadere il suo spazio aereo, e cosa sta succedendo nelle dinamiche tra i suoi abitanti originari, i consorti, e gli ultimi arrivati, i cugini, dirottati qui dalle basi lunari di Pandia e dalla Fascia degli asteroidi dove avevano scelto di emigrare? Dichiarati in esubero dalle compagnie private che sfruttano i satelliti, per rappresaglia contro le onerose direttive eso-ambientali approvate dalla Nuova Sostenibilità Responsabile che governa la civiltà umana, i cugini male si adattano a questa sistemazione di ripiego che delude le loro aspettative. Chiamato a comporre una trattativa di lavoro, Ignas si trova invischiato in un pre-conflitto civile che si fa improvvisamente pericoloso quando scopre che

La parabola del seminatore, segnalazione

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Plasmare il divino.  "La parabola del seminatore" è un romanzo della scrittrice afroamericana Octavia Butler, candidata al Premio Nebula con esso, anche se sarà con "La Parabola dei Talenti" che lo vincerà nel 2000.  Il lessico è familiare , semplice, diretto, senza l'intento di voler strabiliare. Il primo capitolo scorre in un'introspezione onirica che lascia un po' interdetti rispetto all'introduzione in seconda di cop ertina.    Nel secondo capitolo, alla terza pagina , con una noncuranza disarmante, la Butler scaraventa il lettore dentro una distopia potente . Si rimane sconvolti, la narratrice non molla più la presa sul coinvolgimento emotivo sino all'ultima parola, tranquillamente però, sferrando mazzate narrative come se porgesse mazzolini di fiori di campo. La forza di questo libro risiede nell' assoluto realismo della trama . Nell'incredibile ambientazione di fuoco, e polvere, e vita imputridita che sfila con naturalezza t