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"Memorie di una ragazza interrotta", violenza e memoria storica

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Insieme a  Giulia Abbate   e Giuliana Misserville, a   Feminism, Fiera dell'editoria delle donne  ho presentato il mio ultimo romanzo breve pubblicato da   Delos Digital: "Memorie di una ragazza interrotta ". Lascio qui una recente recensione che permette di entrare nello spirito del racconto.  Il tempo concesso dalla diretta FB è stato davvero esiguo per riuscire a sviscerare le varie tematiche e persino rispondere esaustivamente alle domande di Misserville è stato piuttosto arduo.  Quindi provo ad approfondire le risposte che ritengo siano rimaste incomplete. A proposito di violenza Durante la presentazione,  Misserville ha notato , nelle due storie che si intrecciano, una certa dose di violenza sia fisica che intellettuale . Mi ha domandato perché trovo molto stimolante questo tema.   La risposta immediata e anche più sensata è stata quella fornita durante la diretta, cioè reputo la violenza un meccanismo narrativo funzionale al conflitto , necessario nel racconto poi

Ada Gobetti, l'esempio, la memoria, la gratitudine

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Secondo i dati ufficiali dell’epoca, le donne partigiane furono trentacinquemila mentre le stime successive arrivarono a contarne almeno due milioni. Le partigiane non sfilarono nei cortei insieme agli uomini e le foto mentre imbracciavano armi, per molto tempo rimasero nascoste, così come la loro coraggiosa attività di reazione e resistenza. foto dal sito Fondazione Feltrinelli Ada Gobetti è una figura femminile per me di grande esempio e ispirazione . Cit. dal suo " Diario partigiano ":  “Verrà al mio funerale gente per semplice convenienza, per curiosità o anche ozio o per necromania; ma verranno anche quelli che mi hanno voluto bene e a cui ho voluto bene. Ho voluto bene a molti, in modo più o meno intenso, ma posso dire con coscienza che non ho mai avvicinato un essere umano senza sentirmi in qualche modo legata da un senso di solidarietà. Il che non vuol dire che abbia voluto bene indiscriminatamente a tutti. Ho odiato certe persone per le idee che sostenevano o ra