La Metà del Mondo: Tricia Sullivan
Scheda Autrice, La Metà del Mondo
3 ottobre 2019
Diario di ErreBiLa mia richiesta di materiali per il mio progetto La Metà del Mondo ha attivato una serie di amiche virtuali e, unico uomo, Giorgio Raffaelli, mi ha suggerito un intervento della scrittrice statunitense Tricia Sullivan nell'ambito di Stranimondi 2016, riportato sul sito Zona 42 di cui Giorgio è cofondatore.
Photo credit by: sito Zona 42
1. Condivido la sua biografia, così iniziate ad apprezzare la signora. La prima parte è tratta dal suo sito e aggiornata al 2017, mentre la seconda parte è riprodotta da Wikipedia.
-Sono una narratrice di fantascienza impenitente. A volte faccio confusione, mescolandola con altri generi.
Ho vinto un Arthur C. Clarke Award per un libro pubblicato a 29 anni e da allora sono stato selezionato per lo stesso premio in altre tre occasioni.
I miei romanzi sono stati anche selezionati per il BSFA Award, il Tiptree Award e il John W. Campbell Memorial Award.
Le mie opere sono state tradotte in otto lingue diverse.
Devo precisare tutte queste cose perché se non lo faccio, i lettori diranno: "Tricia chi ?" (Questo probabilmente accadrà comunque, ma da adesso non è più colpa mia).
Ho vinto un Arthur C. Clarke Award per un libro pubblicato a 29 anni e da allora sono stato selezionato per lo stesso premio in altre tre occasioni.
I miei romanzi sono stati anche selezionati per il BSFA Award, il Tiptree Award e il John W. Campbell Memorial Award.
Le mie opere sono state tradotte in otto lingue diverse.
Devo precisare tutte queste cose perché se non lo faccio, i lettori diranno: "Tricia chi ?" (Questo probabilmente accadrà comunque, ma da adesso non è più colpa mia).
Sono
cresciuta nel New Jersey e ora vivo sulle colline dello Shropshire nel Regno Unito
con Steve Morris, i nostri tre figli e un gatto chiamato Whisper.
Ho una
laurea in musica conseguita presso il Bard College, un Master in Insegnamento presso la Columbia University, una laurea con lode in fisica presso la Open
University e un Master in Astrofisica presso l'Astrophysics Research Institute.
Sto lavorando a un dottorato di ricerca nell'ambito di LIV.DAT , un progetto congiunto dell'Università di Liverpool / Astrophysics Research Institute per formare la prossima generazione di data scientist.
Il mio lavoro prevede la creazione di un processo di apprendimento per automatizzare il rilevamento della variabilità ottica dei nuclei galattici attivi durante le ricerche astronomiche su larga scala. Lo so, sembra scoraggiante. Anche per me lo è!-
Opere
Racconti
Riconoscimenti
...di solito utilizzo punti di vista paralleli per ottenere l’effetto desiderato. Lo faccio – soprattutto in Maul, che è da poco stato pubblicato in italiano da Zona 42 col titolo di Selezione naturale – sovrapponendo trame che c’entrano poco le une con le altre, lasciando che si scontrino per vedere cosa ne esce fuori. Mi piace lasciare ai lettori lo spazio per l’interpretazione. Mi piace farli sentire disorientati, fargli mancare la terra sotto ai piedi. Per me è proprio questa l’essenza stessa della fantascienza, ancora di più che della narrativa realistica. Lasciare che il lettore possa mettere la propria immaginazione al lavoro, che possa contribuire con la sua interpretazione. Scrivo libri per persone a cui piace masticare le idee, che hanno i denti e la voglia di pensare. Non ho nessuna intenzione di imboccarle. (Ecco un'altra autrice da scoprire; ho i denti buoni, nemmeno una carie...)
3. Ada Lovelace Day (ALD) è la celebrazione internazionale delle conquiste delle donne nella scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM). Ha l'obiettivo di aumentare il profilo delle donne nelle STEM e, nel fare ciò, creare nuovi modelli di ruolo che incoraggino più ragazze a intraprendere una carriera nelle STEM e sostengano le donne che già lavorano nelle STEM.
Quest'anno si terrà a Londra, martedì 8 ottobre, presso lo IET.
Sto lavorando a un dottorato di ricerca nell'ambito di LIV.DAT , un progetto congiunto dell'Università di Liverpool / Astrophysics Research Institute per formare la prossima generazione di data scientist.
Il mio lavoro prevede la creazione di un processo di apprendimento per automatizzare il rilevamento della variabilità ottica dei nuclei galattici attivi durante le ricerche astronomiche su larga scala. Lo so, sembra scoraggiante. Anche per me lo è!-
-Tricia Anne Sullivan (Englewood, 7 luglio 1968) è una scrittrice statunitense di romanzi fantasy e
di fantascienza.
Biografia
Nata nel 1968 a Englewood, New Jersey,
dal 1995 vive e lavora nel Regno
Unito.
Dopo gli studi al Bard College e la laurea
alla Columbia University ha insegnato a Manhattan e
nel New
Jersey prima di trasferirsi in Inghilterra.
Ha esordito nella narrativa nel 1995 con il
romanzo Lethe, finalista al Premio Locus per la miglior
opera prima, e successivamente ha pubblicato altri 9 romanzi e tre opere
fantasy sotto lo pseudonimo di Valery Leith
Nel 1999 Dreaming in Smoke è stato
insignito del prestigioso Premio Arthur C. Clarke
Opere
Romanzi
Lethe (1995)
Someone to Watch over Me (1997)
Dreaming in Smoke (1999)
Selezione naturale (Maul, 2003), Modena, Zona 42, 2016 traduzione di Chiara Reali.
Double Vision (2005)
Sound Mind (2007)
Lightborn (2010)
Shadowboxer (2014)
Occupy Me (2016)
Sweet Dreams (2017)
Serie Everien (come Valery Leith)
Someone to Watch over Me (1997)
Dreaming in Smoke (1999)
Selezione naturale (Maul, 2003), Modena, Zona 42, 2016 traduzione di Chiara Reali.
Double Vision (2005)
Sound Mind (2007)
Lightborn (2010)
Shadowboxer (2014)
Occupy Me (2016)
Sweet Dreams (2017)
Serie Everien (come Valery Leith)
The Company of Glass (1999)
The Riddled Night (2000)
The Way of the Rose (2001)
The Riddled Night (2000)
The Way of the Rose (2001)
Racconti
The Question Eaters (1995)
Riconoscimenti
Premio
Arthur C. Clarke: 1999 per Dreaming in Smoke-
2. Il 15 ottobre 2016 Tricia Sullivan ha partecipato all'incontro tenutosi a Stranimondi. Il suo intervento è stato tradotto da Chiara Reali e trascritto sul sito di Zona 42. Lo trovate cercando “Ohm e carburatori” dove potrete leggerlo per intero. Mi limito qui a riportarne qualche estratto rendendo poca giustizia all'autrice. Comunque sappiate che leggendolo mi sono commossa moltissimo.
... Io invece
sono una scrittrice di fantascienza che, a quarant’anni suonati, è tornata
all’università e, una cosa tira l’altra, sto studiando per laurearmi
all’istituto di ricerca in astrofisica di Liverpool. Ed è buffo davvero, non so
se qualcuno di voi abbia mai fatto qualcosa di simile e cioè: andare contro
l’ordine naturale delle cose... (Qui ho pensato: piacere Tricia, ti comprendo sai? Andare contro l'ordine delle cose è semplice se si lasciano passare i treni senza salirci quando è il momento giusto. Poi ti ritrovi ad arrancare a un'età in cui hai mille impegni, poco tempo e meno energie... Va be', tiriamo innanzi.)
... Sono scesa a patti col fallimento.Come ci
si sente?È come
costruire navi e vararle per poi guardarle affondare, a volte ancora nel porto,
altre al largo. Senza nemmeno aspettare che i relitti tornino a riva, andare a
prendere altra legna e fare quello che devi fare, ancora e ancora. È
esattamente così.
E la verità è che tutte le barche affondano, prima o poi. Tutte le
persone muoiono. Niente è per sempre. Per questo non dobbiamo prendere i
fallimenti come un affronto. E vi dirò di più: quando ci permettiamo di
sentirci a nostro agio col fallimento, di farci amicizia, succedono un sacco di
cose interessanti. Se ci permettiamo di sederci insieme al fallimento senza
fare una piega, di annusarlo, di parlarci, diventa un amico, non qualcosa di
cui avere paura. E, soprattutto, fallire non è la fine: è un inizio... (L'essenza della resilienza.)...di solito utilizzo punti di vista paralleli per ottenere l’effetto desiderato. Lo faccio – soprattutto in Maul, che è da poco stato pubblicato in italiano da Zona 42 col titolo di Selezione naturale – sovrapponendo trame che c’entrano poco le une con le altre, lasciando che si scontrino per vedere cosa ne esce fuori. Mi piace lasciare ai lettori lo spazio per l’interpretazione. Mi piace farli sentire disorientati, fargli mancare la terra sotto ai piedi. Per me è proprio questa l’essenza stessa della fantascienza, ancora di più che della narrativa realistica. Lasciare che il lettore possa mettere la propria immaginazione al lavoro, che possa contribuire con la sua interpretazione. Scrivo libri per persone a cui piace masticare le idee, che hanno i denti e la voglia di pensare. Non ho nessuna intenzione di imboccarle. (Ecco un'altra autrice da scoprire; ho i denti buoni, nemmeno una carie...)
3. Ada Lovelace Day (ALD) è la celebrazione internazionale delle conquiste delle donne nella scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM). Ha l'obiettivo di aumentare il profilo delle donne nelle STEM e, nel fare ciò, creare nuovi modelli di ruolo che incoraggino più ragazze a intraprendere una carriera nelle STEM e sostengano le donne che già lavorano nelle STEM.
Quest'anno si terrà a Londra, martedì 8 ottobre, presso lo IET.
La signora Sullivan partecipò all'edizione del 10 ottobre 2017, nell'intervento dal titolo: "La realtà ha messo fuori gioco la
fantascienza?" domandandosi e domandando perché abbiamo bisogno della
fantascienza.
Nel suo sito, triciasullivan.com, si potrà trovare il materiale prodotto per quella giornata e su YouTube troverete il video: Why Do We Need Science Fiction? Tricia Sullivan at Ada Lovelace Day Live 2017.
Nel suo sito, triciasullivan.com, si potrà trovare il materiale prodotto per quella giornata e su YouTube troverete il video: Why Do We Need Science Fiction? Tricia Sullivan at Ada Lovelace Day Live 2017.
Termino per oggi. Partire da un messaggio di Giorgio Raffaelli e giungere alle STEM è una bella ginnastica mentale. Ultimissima cosa: sapete che per l'anno scolastico 2017/2018 il Miur organizzò il concorso nazionale "STEM: femminile plurale" per favorire una riflessione sulla presenza delle donne nelle discipline STEM? Trovate qui il bando chiuso.
A presto.Romina Braggion
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