Cornucopia, segnalazione al racconto di Linda De Santi

Il bestiario dentro la resina. 

"Cornucopia" è il racconto scritto da Linda De Santi e vincitore al Premio Robot 2019. È pubblicato sulla rivista Robot n. 86. Questo è il terzo racconto di Linda che leggo. Uno, "Involucri", è contenuto nell'antologia Ne-Xt Stream, Visioni di realtà contigue, edito da Kipple Officina Libraria. L'altro è "Lost by Univers" contenuto nel blog Ne-XtStation.org


Cornucopia ha un filo che lo lega agli altri due, direi quasi la cifra stilistica di Linda.
La scrittura è rassicurante, pur trattando argomenti dolorosi per l'essere umano. Linda evita di tramortire il lettore con le armi pesanti. Preferisce intrattenerlo in contesti confortevoli, in Cornucopia, anche poetici e fiabeschi.

Però nel dolore del cuore, dell'anima, nel plagio e nella coercizione non c'è proprio nulla di comodo o semplice. 
Scriverne con delicatezza e sentimento non significa che il tema sia superficiale e De Santi non scade nell'atmosfera d'elezione di parte della SF, cioè cupa, tribolata, asfittica.
Riesce anzi a 
fare entrare un po' d'aria nuova nel suo racconto, sollevandolo dal pantano scuro che caratterizza lo sfondo della distopia e di qualche altro
 sottogenere. 
Cornucopia mi ha lasciato l'anima leggera pur se i temi dell'amore/morte, della crudeltà sui diversi, dell'abitudine umana alla distruzione di tutte le risorse donate dal pianeta possono ben definirsi tutt'altro che lievi.
Pur avendo letto solo il racconto di Ricciardiello, in finale, e non potendo quindi fare un confronto ponderato, comprendo comunque la vittoria del racconto.


 



Freschezza è forse stato un criterio di scelta.

Suggerisco la lettura del racconto.

A presto.
Romina Braggion.

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