"Italia Futura Presente" a cura di Elena Di Fazio e Giulia Abbate
#diariodierrebi Come possiamo realizzare il nostro futuro se viviamo inconsapevoli il presente? Italia Futura Presente si propone di immaginare possibili domani partendo da alcune peculiarità dell'oggi.
Questa antologia è stata curata da Elena Di Fazio e Giulia Abbate ed è in uscita, in edizione cartacea, il 12 ottobre, in tempo per la convention Stranimondi dove sarà presentata ufficialmente.
Il futuro può essere plasmato solo conoscendo il presente. Nulla è già scritto nella ceralacca del destino, tutti noi abbiamo l'opportunità di correggere la rotta se siamo consapevoli del presente in cui viviamo. La fantascienza è landa d'elezione per l'immaginazione proficua, quasi fosse un cannocchiale che mostra possibili scenari da percorrere. Questa antologia ha l'obiettivo di farci riflettere, di stimolare la visione di un domani da modificare rispetto a un film che qualcuno vorrebbe già tracciato per noi. Seguitemi per scoprire cosa ci potrà riservare il futuro.
Photo credit by: Delos Store. Copertina realizzata da Franco Brambilla
Ciao Elena e Giulia, benvenute nel mio blog
“Diario di ErreBi”, sono davvero lieta di ospitarvi.
R. Ho letto con interesse il vostro articolo su
Studio83 relativo all’antologia di cui siete curatrici: Italia Futura Presente.
Riesco a comprendere le motivazioni che vi hanno spinto alla curatela di
quest’opera ma vorrei che foste voi a
spiegare ai miei lettori perché
dovrebbero leggerla.
G. Consiglio di leggere "Italia Futura Presente" perché, come del resto
la collana tutta, i racconti guardano al futuro per capire il presente.
Vi
stupirete di quanto le storie di questa antologia tocchino direttamente molti
aspetti della nostra vita quotidiana, delle nostre convinzioni, delle nostre
abitudini… e magari, dopo la lettura, avrete nuovi occhi per vivere la vita di
tutti i giorni, e vi porrete nei confronti del futuro in modo meno
"distopico" e decisamente più attivo: perché siamo ancora in tempo
per cambiarlo!
E. Sottoscrivo quanto detto da Giulia e aggiungo che la narrativa di Futuro
Presente è spesso trasversale ai generi: può quindi essere apprezzata da un
pubblico mainstream, non necessariamente di soli appassionati.
R. I racconti della raccolta
sono già editi tranne uno. Qual è i
filo conduttore che li lega tutti?
E. e G. Il
filo conduttore ci è stato espressamente richiesto dall'editore: storie e visioni
concentrate sul nostro paese, l'Italia. Ne avevamo molte, abbiamo selezionato
alcuni scenari significativi per
costruire un percorso di storie, stili e generi. Ne è risultato non un
"best of" bensì un estratto, un invito a farvi un vostro percorso,
dall'antologia alla collana.
R. Voci di corridoio affermano
che in Italia esistano quasi più scrittori che lettori. È una fandonia? Ad ogni
modo, tra gli esordienti presenti nel
panorama nazionale, perché avete scelto proprio Elisa Emiliani per il racconto
inedito?
E. e G. Non
penso che in Italia esistano più scrittori che lettori: penso che negli ultimi
anni molte persone abbiano sentito il bisogno e la voglia di misurarsi con un
mezzo espressivo che in precedenza era percepito (e mantenuto) come esclusivo.
E quando un muro crolla, si sa, la cosa fa paura a chi vede perdere i propri
privilegi (specialmente quando essi sono largamente immeritati) e porta a
generalizzazioni sarcastiche e distruttive come "ci sono più scrittori che
lettori".
Tornando
all'antologia, abbiamo convenuto che sarebbe stato bello offrire a lettori e
lettrici una chicca inedita, oltre alle storie già uscite, un po' come si
faceva per le raccolte musicali su CD. Abbiamo pensato a Elisa Emiliani perché
abbiamo apprezzato il suo romanzo "Cenere", una voce nuova e
originale con un'ambientazione italiana. L'abbiamo contattata e lei si è
attivata, nonostante il poco tempo, con grande disponibilità ed entusiasmo.
R. Ogni libro cambia la mia
percezione del mondo, mi arricchisce di nuove visioni e mi induce a riflettere.
Immagino si possa dire altrettanto per ogni lettore. Quale vorreste fosse il positivo effetto provocato nelle persone che termineranno
l’antologia?
E. e G. Quello
di guardare con nuovi occhi alla propria quotidianità, agli scenari consueti
nei quali ci muoviamo tutti: e ripensandoli non come realtà ineluttabili, ma
come strutture arbitrarie che possono essere cambiate.
La
letteratura dell'immaginario è un potente strumento di critica e può darci la
voglia e le idee per trasformare il senso di disagio, lo smarrimento e la
preoccupazione in azioni e strategie per migliorare.
R. Parliamo un po’ di voi. Il
vostro C.V. vi rende completamente padrone della materia “letteratura”. Questa professionalità vi semplifica o vi
complica nel lavoro di autrici?
G. Grazie per la definizione di "complete padrone", decisamente troppo
lusinghiera! Io, al momento, nel mondo della letteratura mi considero una
pellegrina con qualche buona mappa e con la fede nel cielo sopra la mia testa.
Per
quanto mi riguarda, questi anni di lavoro con centinaia di autori e autrici mi
hanno aiutata a pensare alla scrittura come a un percorso, fatto di strategie
più o meno efficaci e di tappe più o meno utili al prosieguo: ho dunque
sviluppato le mie strategie, e vissuto in modo più consapevole il mio pellegrinaggio,
rendendomi anche in grado di aiutare quello degli e delle altre.
E. Lavorare con la scrittura ed esplorarne ogni giorno i misteri aiuta senza
dubbio ad affrontarla non solo con il metodo giusto, ma anche con il giusto
spirito. A volte diventa più difficile silenziare la voce dell’editor
interiore, che è utilissimo quando si revisiona, ma può diventare una zavorra
durante la stesura. La domanda potrebbe essere poi rovesciata: scrivere e
affrontare determinate problematiche mi dà spunti per approfondimenti,
vademecum o articoli a tema.
R. Terminiamo con la domanda di
chiusura consueta: quale suggerimento volete dare a chi pensa
di intraprendere l’hobby della scrittura e magari aspira anche a farsi leggere
da qualcuno oltre che da parenti e amici?
E.e G. Anche
nel nostro caso, il suggerimento è sempre lo stesso: abbiate il coraggio di
scrivere la vostra opera, quella che voi sentite nelle vostre corde, senza
pensare a mode e tendenze editoriali. Poi, una volta finita, mandatela a noi di
Studio83, che vi aiuteremo a migliorarla, a ragionare sul vostro stile e magari
a impostare un possibile percorso di uscita e di espressione, per raggiungere
le persone che vorranno leggere, e che certamente esistono, da qualche parte.
Elena e Giulia, grazie
davvero per la vostra disponibilità. Sarà un piacere rivederci a Stranimondi.
Chissà se riusciremo a non parlare di Fantascienza?
"Racconti di Fabio Andruccioli, Davide Del Popolo Riolo, Linda De Santi, Elisa Emiliani, Nino Martino, Franco Ricciardiello, Laura Silvestri, Silvia Treves.
Elena Di Fazio, laureata in Teorie della Comunicazione, è nata a Roma e naturalizzata
romagnola. Insieme a Giulia Abbate ha fondato Studio83 – Servizi Letterari, agenzia di service editoriali attiva dal 2007. Inoltre le due socie curano la collana di Delos Digital “Futuro Presente”, dedicata
alla fantascienza sociale.
Come autrice è attiva dal
2004 ed è apparsa con vari racconti su riviste e antologie di settore.
Nel 2011 pubblica con CastelloVolante l’antologia “Lezioni sul domani”, scritta a quattro mani con Giulia Abbate e riedita nel 2017 da Delos Digital.
Nel 2017 esce il suo romanzo d’esordio, “Ucronia” (Delos Digital), vincitore del Premio Odissea come inedito e del Premio Italia 2018 nella categoria “Miglior romanzo di fantascienza”.
Nel 2019 partecipa all’antologia di Urania Mondadori “Strani Mondi” (Millemondi n. 84) con “Guerra fredda”, racconto scritto a quattro mani insieme a Giulia Abbate.
Nel 2011 pubblica con CastelloVolante l’antologia “Lezioni sul domani”, scritta a quattro mani con Giulia Abbate e riedita nel 2017 da Delos Digital.
Nel 2017 esce il suo romanzo d’esordio, “Ucronia” (Delos Digital), vincitore del Premio Odissea come inedito e del Premio Italia 2018 nella categoria “Miglior romanzo di fantascienza”.
Nel 2019 partecipa all’antologia di Urania Mondadori “Strani Mondi” (Millemondi n. 84) con “Guerra fredda”, racconto scritto a quattro mani insieme a Giulia Abbate.
Photo credit by: Delos Store
Giulia Abbate è nata a Roma nel 1983, dal 2004 vive a Milano e ha due figlie. Cofondatrice di Studio83, agenzia di servizi editoriali specializzata nel sostegno agli autori esordienti, svolge attività di editor e di coach di scrittura.
Ha esordito nel 2011 con la prima edizione di Lezioni sul domani, antologia di racconti di fantascienza.
Ha pubblicato racconti apparsi in varie antologie (Fuga da mondi incantati, Crisis, La cattiva strada, Le Variazioni Gernsback e altre).
Nel 2017 ha pubblicato la raccolta di racconti Stelle umane.
Col romanzo Nelson (Delos Digital) è giunta in finale al Premio Letterario Odissea.
Ha esordito nel 2011 con la prima edizione di Lezioni sul domani, antologia di racconti di fantascienza.
Ha pubblicato racconti apparsi in varie antologie (Fuga da mondi incantati, Crisis, La cattiva strada, Le Variazioni Gernsback e altre).
Nel 2017 ha pubblicato la raccolta di racconti Stelle umane.
Col romanzo Nelson (Delos Digital) è giunta in finale al Premio Letterario Odissea.
Nel
2018 ha vinto il Premio Italia per il miglior articolo su pubblicazione
amatoriale e il Premio Italia per il miglior racconto su pubblicazione
amatoriale.
Nel 2019 ha pubblicato il romanzo La cospirazione dell’inquisitore per Leggere Editore e, con Franco Ricciardiello, Manuale di scrittura di fantascienza. Passaporto per l’eternità per Odoya."
Nel 2019 ha pubblicato il romanzo La cospirazione dell’inquisitore per Leggere Editore e, con Franco Ricciardiello, Manuale di scrittura di fantascienza. Passaporto per l’eternità per Odoya."
Photo credit by: IBS
A presto.
Romina Braggion
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