Due libri: Pane e ciliegie; Fuori fuoco. Una piccola recensione

Quest'anno la giornata della memoria prolunga in me i suoi effetti, complice una visita al Memoriale della Shoah. A volte l'empatia amplifica le sensazioni trasmesse dai luoghi.
Inoltre, essere nipote di I.M.I. rende tutto ancora più reale e struggente.

Ho appena terminato la lettura di due romanzi per ragazzi di cui vorrei dare un breve cenno. Si tratta di "Fuori fuoco" di Chiara Carminati e di "Pane e ciliegie" di Anna Sarfatti e illustrato da Serena Riglietti, entrambi presi in prestito alla Biblioteca Civica Pietro Ceretti di Verbania. 

- Vi invito a riflettere sul valore sociale e culturale delle biblioteche e sul valore simbolico del concetto di prestito, lemma sempre più desueto e in controtendenza rispetto agli standard economici odierni. - 



Il fiocco rosso che lega i due romanzi è un altro valore, quello della testimonianza, incarnato nelle storie appassionanti, vive, coinvolgenti, adatte per entrare a fare parte della biblioteca di classe di primarie e secondarie di primo grado.
Infatti, "Fuori Fuoco" è ambientato durante la Grande Guerra tra Carso e Carnia e "Pane e Ciliegie" a Milano con un focus temporale tra il 1938/39 per terminare negli anni successivi della Seconda Guerra Mondiale.

"Pane e ciliegie" è ispirato alla storia vera di Israel Kalk, ingegnere ebreo che organizzò un sistema di sostentamento per i bambini ebrei profughi in Italia;




"Fuori fuoco" è una storia familiare vista dalla parte delle persone, donne, bambini e anziani perlopiù, che restano fuori dal fronte, sebbene non sempre fuori dal fuoco nemico. 




La violenze e l'orrore della guerra possono e devono essere comunicate e testimoniate a bambin3 e ragazz3, con un lessico adeguato e, paradossalmente, non violento ma reale.

Entrambe le autrici meritano un plauso proprio per aver saputo trovare la giusta comunicazione emozionale, oltre che la giusta narrazione dal punto di vista tecnico, consona a3 piccol3 lettor3.

Se fossi un genitore, un parente, un insegnante di piccole persone terrei senz'altro conto del mio breve suggerimento di lettura, purtroppo non trasformato in recensione, come avrebbe meritato, solo per mancanza di tempo.

A presto.

Romina Braggion


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