Divertenti letture in vacanza

Vani Sarca è la protagonista ironica e graffiante di un’ attuale trilogia creata dalla scrittrice Alice Basso.  


Attuale trilogia poiché è in formazione il quarto romanzo che precederà l’ultimo della serie, ambientata a Torino.





Dell’autrice si è scritto molto su blog, quotidiani e carta patinata.  Basterà digitare “Alice Basso scrittrice” e si apriranno pagine di notizie su di lei.


Di Vani Sarca si è forse parlato meno, però paragonandola spesso a Lisbeth Salander, rendedole così un pessimo servizio.

Ho letto avidamente la trilogia “Millennium” e, tranne il caschetto nero, percepisco scarse analogie…d’altro canto anche Valentina di Crepax ha una zazzera nera, vero?

Già l’autore, Stieg Larsson, avrebbe dovuto astenersi dal raccontare minuziosamente la vita di una donna, impresa resa ancora più ardua data la multiforme personalità dell’hacker. Ne scaturisce un personaggio complicato invece che complesso, secco anziché fluido, con il quale ho mantenuto sempre un netto distacco senza alcuna empatia.

Questa capacità permea invece ogni istante di vita di Vani divenendone il tratto caratteristico oltre ad un estremo realismo, da molti definito “asocialità”…questione di punti di vista

Acume, causticità e una ruvida dolcezza nascosta sotto strati di sarcasmo completano il personaggio di Vani Sarca. Ne risulta una narrazione svelta, brillante ed a tratti esilarante che introduce con leggerezza un inaspettato giallo.

I flashback e l’ intreccio dei personaggi contribuiscono a delineare con perizia il personaggio della Sarca, trasformando la mia empatia in una simpatia senza scampo! Ecco l’amica ideale che non mi tedia con pettegolezzi e richieste di peregrinazioni di negozio in negozio...e paranoie di vario tipo aggiungo pure.

Così il primo libro “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” scorre velocissimo strappandomi numerosi sorrisi e più d’una sana risata.

Ecco la mia eroina dell’ infanzia, la mia Wonder Woman che, invece del male, sconfigge la meschinità con il superpotere più forte al mondo: l’intelligenza.

Sbaglia chi crede che il libro abbia scarso spessore. Se lo desiderate, troverete spunti di lettura e opportunità di arricchimento culturale.

Infatti ringrazio la coltissima autrice per aver lanciato, tra varie altre, l’esca del Circolo Bloomsbury

Ho approfondito e…chi l’avrebbe mai detto?!

Sto esercitando una pazienza biblica per non divorare anche gli altri due libri: “Scrivere è un mestiere pericoloso” e “Non ditelo allo scrittore”. Tra poco andrò in ferie e leggerò il secondo e l’anno prossimo, all’uscita del quarto, leggerò il terzo…

Attendo con ansia di rincontrare Alice presso la libreria Evolvo Libri di Gravellona Toce: fate un salto da Graziella, libraia/editrice, mamma di questo fantastico luogo, paradiso dei bibliofili dal palato fine.
La sua vitalità sarà un balsamo per le anime grigie.
Concludendo direi che è il caso di finirla di fare paragoni inopportuni. Vani Sarca non somiglia a Lisbeth Salander e meno che mai la sua autrice a Stieg Larsson.
Auguro ad Alice una carriera lunga e proficua come la mia amata Agatha Christie con la quale condivide,sì, qualche intento. Scoprite voi quale.


A presto.
Romina Braggion

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