Oltre la nebbia, romanzo di Alice Bassi

Recensione di "Oltre la nebbia", romanzo per ragazzi di Alice Bassi, pubblicato da Edizioni Piuma e presentato al Salone Internazionale del libro di Torino in maggio 2022




Trama, dal sito di Edizioni Piuma: "Francesco, diciotto anni, e Carlotta, di nove, sono trincerati con i genitori a San Martino di Castrozza, sulle Dolomiti.
La nebbia preme contro i vetri densa, giallognola, e rifrange urla e versi animali. Il mondo è schiacciato dal rombo incessante della pioggia acida. Le stazioni radio amatoriali avvertono che nella nebbia si celano mostruosità aggressive e senza nome. Le provviste finiscono. I genitori decidono di uscire, ma non fanno ritorno.
 

Adesso i due fratelli non possono fare altro che cercare alcuni sopravvissuti nei rifugi più in alto. L’unica soluzione è quindi raggiungere il rifugio Pradidali, sulle vette più alte, ma i sentieri sono impervi e costellati di avversità che Carlotta dovrà affrontare da sola anche quando sarà costretta a separarsi da suo fratello. Carlotta sa che non può arrendersi adesso!"


Oltre la nebbia è un buon libro per ragazzi: speranzoso, costruttivo, stimolante, con personaggi credibili e positivi. 

Credo che catalogarlo nel genere distopico possa essere semplice, comodo e furbo ma reputo più appropriato l'inserimento nell'hopepunk, se proprio è necessario trovare un'etichetta.


Mi ha emozionato per diversi motivi.


Il primo riguarda la citazione a una tragedia avvenuta lo scorso maggio sulla montagna davanti a casa mia. Avere ricordato l'avvenimento ha valenza sociale e culturale, ancor più poiché inserito in un testo rivolto a giovani lettori che potranno discuterne con le insegnanti nell'ambito di progetti scolastici di educazione civica.


Il secondo motivo è la mia passione smisurata per le ambientazioni italiane, specialmente montane. Al termine del libro ho cercato foto del Rifugio Pradidali e devo ammettere di essermelo immaginato proprio come descritto da Bassi.


Il terzo motivo è l'attenzione alle tematiche ambientali messe in scena dall'autrice.
Carlotta conserva alcuni semi di frutta e verdura. Questa azione è emblematica della cura e della speranza che devono essere alla base della coscienza ambientalista e della pratica dell'ambientalismo, quelli veri, non travestiti di green.
Si tratta anche di una procedura attuale di conservazione della biodiversità e delle tradizioni locali, quanto mai necessaria in tempi di predazione e monopolizzazione della vita intesa come fonte di materia prima gratuita e inesauribile. 

Inoltre, l'inserimento degli esseri "anipiante" è il particolare geniale di tutto il romanzo.
La filosofa Donna Haraway li definirebbe "kin", secondo la visione espressa in  Chthulucene: "make kin not babies", generate parentele, non bambini.
Mi auguro vengano citati nelle presentazioni che verranno fatte nelle scuole perché mostrano il potere speculativo e sovversivo dell'immaginazione
Le entità queer inventate da Bassi sono il meccanismo messo in atto dal pianeta, per riparare le sue ferite, in barba alla devastazione perpetrata dall'umano.
Ho amato moltissimo le anipiante e la loro capacità di unire proprietà animali e vegetali.
Richiamano grandi opere di narratrici di SF ecologista, per esempio: La vegetariana, romanzo  di Han Kang, il malinconico racconto "Il sonno delle piante" della scrittrice belga Anne Richter oppure il dirompente racconto "Calendario della semina" di Giulia Abbate, questi ultimi due recensiti qui nel blog, e altri.

"Oltre la nebbia" è l'esempio lampante che a un ottimo intrattenimento per ragazzi si possono unire tematiche sociali e culturali di grande pregnanza.

Il romanzo si situa in un necessario e urgente "personale politico" pur senza perdere il divertimento, la leggerezza e la speranza doverosi e dovuti a3 piccol3 lettor3. 


Consiglio a genitori e insegnanti di proporre il romanzo di Bassi, a tutti gli altri suggerisco la lettura.


A presto.

Romina Braggion

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